Il passaggio epocale che stiamo vivendo ha imposto di modificare i nostri comportamenti e il digitale diventa quasi l’unico spazio possibile di relazione umana, educativa, lavorativa, commerciale e di condivisione in tempo reale.
Il distanziamento sociale, le restrizioni a causa della pandemia e, soprattutto, la quarantena forzata, hanno modificato le nostre abitudini di consumatori, accelerando verso i fenomeni che abbiamo davanti come quello del commercio elettronico.
Secondo i dati Istat, rispetto a novembre 2019, le vendite al dettaglio sono diminuite. La grande distribuzione ha subito una contrazione dell’8,3%, mentre le imprese operanti su piccole superfici hanno rilevato un calo del 12,5%. In controtendenza a tutto ciò è il commercio elettronico, che registra un aumento superiore al 50,2%. In poco tempo abbiamo assistito ad un salto evolutivo di almeno dieci anni, se pensiamo che nei primi cinque mesi del 2020 sono apparsi online 2 milioni di nuovi consumatori, di cui 1,3 milioni spinti proprio dall’emergenza sanitaria.
Secondo una ricerca di Aj-com.net (network specializzato in campagne di comunicazione e web marketing) assisteremo ad un’esplosione del marketing online, con un e-commerce che nel 2021 salirà in Italia a 148 miliardi di euro, quasi il quadruplo rispetto a quello del 2018. Tutto ciò fa segnare un +375% per la previsione di crescita sui tre anni dell’e-commerce in Italia nel 2021, anno in cui la percentuale della popolazione di tutto il mondo che per fare acquisti utilizzerà i canali digitali arriverà a toccare il 52%.
Una crescita dovuta non soltanto alla comodità di fare acquisti dal divano di casa, con la possibilità di scegliere tra il vasto assortimento del web le offerte migliori e il prezzo più vantaggioso, ma dovuta soprattutto all’obbligo di isolamento domiciliare e alla paura del rischio di contagio.
Gli acquisti online sono diventati una pratica comune per milioni di persone in tutto il mondo, che ha favorito non solo i grandi player, che finora avevano usato questo strumento in maniera occasionale, ma anche i piccoli commercianti e le botteghe.
Se prima della pandemia il settore trainante era il turismo, adesso la crescita più decisa si è registrata nel comparto alimentare, food e beverage, che ha dovuto affrontare una domanda elevatissima da parte dei consumatori, e per tale motivo è diventato necessario ripensare la logistica per far fronte alle nuove esigenze dei clienti.
Con le strategie di marketing è diventato necessario investire in strumenti tecnologici, per rispondere alle esigenze dei nuovi utenti e potenziare e garantire i servizi di consegna, anche nei momenti di maggiore richiesta. È diventato necessario rivedere la produzione e la gestione degli ordini, con consegne più veloci e offerte di servizi one hour delivery o consegne same-day, riducendo sempre di più lo spazio tra il clic d’acquisto e la ricezione del pacco.
Così l’e-commerce si trasforma in now-commerce: la nuova frontiera del commercio online che garantisce la consegna del prodotto ordinato nella stessa giornata. Un’evoluzione nel retail che ha il potenziale di cambiare radicalmente il modo in cui facciamo acquisti. Le consegne express a domicilio si configurano sempre di più come l’elemento chiave per la differenziazione del servizio, la soddisfazione e la fidelizzazione del cliente.
Un effetto collaterale di tale sviluppo è la crescita dei servizi di home delivery, che permettono di ordinare e prenotare qualsiasi prodotto o servizio direttamente dal proprio smartphone in pochi semplici passaggi e di richiedere le consegne a domicilio.
Piattaforme come Deliveroo e Uber Eats, ad esempio, hanno stretto collaborazioni con negozi di generi diversi per consentire ai propri clienti di ordinare non solo prodotti alimentari, ma anche prodotti per la pulizia e l’igiene. Deliveroo e Uber Eats stanno seguendo la strada aperta da Glovo, il cui progetto prevede la consegna di spese, farmaci e altre esigenze dell’ultimo minuto, affinché non sia solo un’app di consegna, ma l’app di tutto, in grado di connettere, attraverso la tecnologia, le persone alle varie possibilità.
[Stefania Giuseppetti per AZ Franchising]