Gli eventi hanno da sempre costituito momenti di grande interesse e coinvolgimento, caratterizzando la nostra storia e la nostra evoluzione.
Il fenomeno che essi rappresentano ha assunto una dimensione sempre più rilevante, fino ad arrivare ad essere utilizzato come leva di marketing.
Nelle loro molteplici varianti – istituzionali o di prodotto, esclusivi o di massa, culturali o per il business – gli eventi rappresentano lo strumento di comunicazione che meglio si adatta alle esigenze di imprese ed enti che intendono lanciare un nuovo prodotto, promuovere un servizio o un’idea, per trasformare i valori e l’immagine in una User Experience concreta e indimenticabile.
Il 2020, caratterizzato dalla pandemia, ha sconvolto tutto ciò che davamo per scontato: ha cambiato il modo in cui viviamo, lavoriamo, impariamo, facciamo acquisti e giochiamo; ha cambiato il come e il dove sperimentiamo le cose e ci ha costretto a ricorrere a nuove soluzioni, nuovi luoghi e nuovi spazi d’incontro e, soprattutto, nuove esperienze.
Pertanto, le aziende e i brand hanno dovuto fare i conti con un panorama sociale profondamente mutato, che ha riscritto le regole e il modo di vivere le abitudini del consumatore.
Con l’obbligo del distanziamento sociale, dell’isolamento e la conseguente sospensione delle normali attività, anche l’approccio agli eventi ha subito mutazioni radicali, che hanno dato inizio ad una nuova era, fatta di esperienze virtuali e ibride.
I consumi digitali hanno avuto grandi implicazioni sulle nostre abitudini: abbiamo imparato ad interagire con il mondo attraverso uno schermo e tutte quelle piattaforme che già dominavano la vita quotidiana di ognuno di noi, hanno riconfigurato i modelli di business e i comportamenti di consumo.
Le relazioni tra i gruppi umani si sono trasferite online, e online sono stati condivisi gli interessi comuni, il sapere, il desiderio di apprendere, il lavoro e soprattutto la voglia di divertirsi.
Di fronte a tale cambiamento e lontano dagli spazi fisici, l’industria del marketing è stata capace di sfruttare questa opportunità reinventando la partecipazione del pubblico negli eventi digitali.
Lo spazio è diventato virtuale e la piattaforma online ha costituito il ‘perimetro liquido’ dell’evento all’interno del quale partecipa il suo pubblico.
Non ci sono format vincolanti: ogni azienda può “costruire” un evento digitale che, a livello strategico e operativo, sia finalizzato al raggiungimento dei suoi obiettivi.
Amazon ha lanciato visite turistiche virtuali attraverso la sua piattaforma Amazon Explore.
Il produttori cinesi di veicoli elettrici NIO e Tesla hanno spostato le vendite dai negozi offline al mondo virtuale, scegliendo il live streaming dopo averlo utilizzato mentre i concessionari erano chiusi.
Anche l’industria della moda ha dimostrato come la tecnologia sia riuscita a supportare le strategie di comunicazione laddove non è stato possibile avvalersi dell’esperienza fisica.
Discord, app nata per gli appassionati di videogiochi, è ormai “il tuo posto per parlare”. Che tu faccia parte di un club scolastico, gruppo di gamer, comunità artistica mondiale, o semplicemente di un piccolo gruppo di amici che vuole passare il tempo assieme, Discord rende più facile chiacchierare ogni giorno e ritrovarsi più spesso.
Di recente, Spotify ha aggiunto il calendario degli eventi virtuali alla sua app, per consentire la visione di performance live in streaming. Inoltre, con la funzionalità “Group Session”, Spotify consente agli utenti di ascoltare la musica in tempo reale insieme ai propri amici. Allo stesso modo YouTube e Twitch lo hanno fatto con i video, come ad esempio quello del rapper americano Travis Scott, che nello scorso anno si è esibito in concerto nell’evento Astronomical su Fortnite, il popolare videogame, attirando 12 milioni di persone.
Così, dopo la sospensione delle manifestazioni dal vivo, i concerti, le anteprime di film, gli spettacoli teatrali, i contenuti formativi, le mostre e le sfilate di moda, tornano ad emozionarci online, per offrire un’esperienza magica e irripetibile senza confini spaziali né temporali.
Secondo la società di rilevazione Nielsen, la propensione dei fan a pagare un biglietto per ascoltare un concerto in streaming è passata dal 28% di luglio 2020 al 50% dello scorso novembre.
L’intrattenimento è una potente fonte di ispirazione creativa. Sia in presenza, sia online, gli eventi resteranno il mezzo più naturale per avvicinare le persone, nonostante le distanze, ed emozionarle con interessi affini e complementari, offrendo emozioni memorabili. Performance dal vivo, socializzazione e ambienti virtuali continueranno a fondersi e le piattaforme esistenti si stanno già preparando.
Quando poi avremo la possibilità di indossare delle lenti a realtà aumentata, si aprirà ai nostri occhi un mondo di esperienze inimmaginabili. Come i chirurghi che, rispetto a dove si trova il loro paziente, riescono ad operare in lontananza indossando guanti e occhiali speciali.
[Stefania Giuseppetti per AZ Franchising]