Remarketing


I nuovi strumenti amplificano le opportunità di comunicazione e permettono una diffusione più efficace di messaggi promozionali. Non più solo strade e piazze per esporre l’insegna con la vetrina dei prodotti o dei servizi, ma anche spazi virtuali, curati e coerenti.

Che si tratti di un negozio tradizionale o di una piattaforma e-commerce, il nuovo cliente, esigente e attento, cerca il miglior prezzo e la convenienza, si limita spesso a dare un’occhiata per poi acquistare in un secondo momento.

Il remarketing (oppure “retargeting”), è una tecnica di pubblicità on-line, un’evoluzione delle strategie di digital advertising dalle prestazioni molto elevate, che cerca di re-indirizzare sul sito dell’azienda l’utente che, dopo averlo visitato, lo ha abbandonato senza concludere l’azione di conversione, come ad esempio: l’acquisto, la richiesta di un preventivo, l’iscrizione a una newsletter, un download o la compilazione di un form.

Tutti questi comportamenti che non si concretizzano con l’acquisto finale si traducono in quello che in materia di e-commerce viene definito “abbandono del carrello”, considerato anche un efficace indicatore di validità o di debolezza di un punto vendita online.

Il remarketing rappresenta una grande risorsa per incrementare il numero di conversioni e consiste nel creare annunci mirati per farli visualizzare esclusivamente alle persone che hanno già visitato il sito, hanno esplorato determinate categorie di prodotti o servizi e che a un passo dall’azione finale, hanno deciso di abbandonarla.

La strategia di remarketing permette di andare ad intercettare nuovamente e recuperare i potenziali clienti, riproponendo loro, in altre piattaforme, quei prodotti e servizi stessi verso cui avevano precedentemente mostrato interesse, in modo da indurli a tornare sul sito aziendale e conseguentemente completare il processo decisionale di acquisto.

L’inseguimento avviene attraverso l’utilizzo dei cookie di profilazione, che consentono di tracciare la navigazione dell’utente e determinare un profilo coerente con i suoi gusti, le sue abitudini e le sue scelte. In questo modo l’utente riceve messaggi pubblicitari che riflettono coerentemente le preferenze emerse durante la navigazione online.

Pertanto, durante la navigazione, i banner correlati al contenuto visualizzato possono stimolare i consumatori a riconoscere un bisogno.

Ciò che caratterizza il remarketing dalle campagne tradizionali di advertising online è che gli annunci sono mostrati solo agli utenti interessati; i pagamenti vengono effettuati sulla base di ogni click ricevuto (Pay per click) o per ogni vendita effettuata (Pay per Action) indipendentemente dalle impression sviluppate; la flessibilità di gestione permette di accelerare e ottimizzare la campagna in qualsiasi momento in base agli obiettivi giornalieri da raggiungere e di selezionare i siti dove visualizzare gli annunci.

I sistemi più diffusi attraverso i quali è possibile fare remarketing sono: Google AdWords e Facebook. Su Google le persone cercano la soluzione per “risolvere” i loro problemi e “avverare” i propri desideri. Su Facebook, luogo di interazione con gli amici, gli utenti non stanno cercando attivamente un prodotto, ma sottoposti allo stimolo giusto sono predisposti a farlo. Facebook diventa, così, un partner chiave nella realizzazione di strategie comunicative e di come stia acquisendo nel corso del tempo un’importanza indiscussa, consentendo lo sviluppo esponenziale della comunicazione moderna e social e concedendo alle aziende l’opportunità di relazionarsi in modo semplice e diretto con i propri consumatori.

 

[Stefania Giuseppetti per AZ Franchising]